Resistere e sperare by Marco Crestani

John Berger, acuto critico della cultura contemporanea e delle dinamiche sociali e politiche della globalizzazione, nonché scrittore militante, sostiene che quando una storia ci tocca profondamente, questa genera qualcosa che diventa parte di noi, la cui influenza può essere trasformatrice.
Berger, che si definisce storyteller, sottolinea l’importanza non solo di narrare, ma anche di osservare attentamente, con uno sguardo inquieto che è la sua firma di scrittore, profondamente solitario. Superati gli ottantasette anni, continua a denunciare l’oppressione della Palestina, rimanendo uno “scrittore contro”, fedele alla sua lettura realistica e poetica del mondo, simile a Pier Paolo Pasolini per passione e impegno profetico.
Attraverso il tradizionale artificio narrativo delle lettere ritrovate, Berger ci introduce a un romanzo dove Xavier, condannato a due ergastoli per presunte attività terroristiche, riceve le lettere della sua compagna A’ida. Nonostante la distanza e la dura realtà del carcere, A’ida riempie i vuoti con parole che evocano memorie e dettagli di una vita negata, componendo un canto struggente di attesa e desiderio per Xavier. Berger suggerisce che l’antitesi dell’amore non è l’odio, ma la separazione, rappresentata dalle mura della prigione, contro cui A’ida lotta con la forza dei suoi sentimenti, resistendo alla tentazione dell’oblio.
In questo intricato intreccio di parole e disegni, Berger esplora il potere dell’amore nel superare le barriere temporali e fisiche, offrendo una testimonianza profonda e toccante della capacità umana di resistere e sperare.

Da A a X. Lettere di una storia
di John Berger
Libri Scheiwiller, 2009


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