Questa serie di racconti sulle donne di Gabriele D’Annunzio (o anche d’Annunzio) si basa liberamente su scritti suoi o che si riferiscono a lui (messi tra virgolette e/o in corsivo). Il narratore è la fedele Aélis.
Alla nascita, mi è stato dato il nome di Amélie ma l’Immaginifico l’ha trasformato in Aélis.
Ricopro svariate mansioni qui al Vittoriale, ma ritengo che vi basti sapere che sono la sua cameriera personale, la testimone, colei che sa di tutte le sue donne.
1 LE DUE MARIE
1a – Maria Hardouin
La prima donna che non sono mai riuscita a sopportare è quella moglie scomoda da cui il mio Gabriele non ha mai divorziato; anche se non la odiamo, io sono davvero infastidita ogni volta che donna Maria arriva al Vittoriale gettando tutti nello scompiglio.
E’ sempre stata una presenza ingombrante, anche se non molto in vista, in quanto viene relegata in una residenza appartata, una dépendance restaurata e ribattezzata Villa Mirabella.
La loro storia iniziò nel 1883, in un boschetto: un focoso incontro d’amore che ebbe come conseguenza la denuncia sporta dal padre della giovane Maria per corruzione di minorenne.
I due amanti allora decisero di fuggire in treno fino a Firenze, dove però vennero presto scoperti. Si diceva che fosse stato lo stesso Gabriele a far trapelare la notizia, per porre la famiglia di fronte a una scelta: o matrimonio o scandalo. E il matrimonio riparatore venne celebrato, con gran risalto, portando allo scrittore che ancora non era stato riconosciuto a dovere una buona dose di notorietà
NOTA
Gabriele D’Annunzio (1863-1938) poeta, romanziere, drammaturgo, giornalista, eroe militare, trend setter e molto altro, è considerato il principale scrittore italiano tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
È stato spesso indicato come il Vate, il Profeta. o l’Imaginifico per il suo particolare stile di scrittura.
Fu anche famoso per le sue avventure romantiche e per le sue esperienze sessuali quasi compulsive descritte nei romanzi.
La sua multiforme carriera, i suoi affari scandalosi, la sua audacia in tempo di guerra, la sua eloquenza e leadership politica, hanno contribuito a renderlo una delle personalità più sorprendenti del suo tempo.
Si ritirò dopo il 1922, quando fu spinto fuori da una finestra e rimase zoppo nel Vittoriale, la sua grandiosa tenuta collinare, a Gardone Riviera affacciata sul Lago di Garda, che è composta dalla residenza principale detta la Prioria, un anfiteatro, l’incrociatore Puglia incastonato in una collina, una darsena contenente la nave MAS utilizzata da D’Annunzio nel 1918 e un mausoleo circolare.
continua

Grazie di cuore, caro Juan 💐
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