By franco Bonvini

La torre d’ingresso alla città vecchia è a cielo aperto seduto sui gradoni interni della base si vede il cielo da lì ci piove dentro il sole o l’acqua e il vento e il tempo andato che si affaccia in quel quadrato non è mai spavento. E’ un piccolo rifugio, certo non dalle intemperie forse solo dal tempo che ancora passerà. Poi verso sera s’alza un suono, una vibrazione o un desiderio passano luna e nuvole in quel quadrato blu come se fosse schermo e come se ci fossi tu perchè le cose restano anche dove non sono più e crescono, e invecchiano, e forse quelle nuvole sono i capelli bianchi che ora avresti tu e quel suono la tua voce che non ricordo più.
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