
ELETTRICA DISCUTE CON LA VOCE DELLA COSCIENZA
Elettrica aveva deciso di proseguire la via del cambiamento. Ora di chiudere con stupidi sogni adolescenziali da guerrigliera della giungla à la Lara Croft, Angelina Jolie, Che Guevara e altri…
Fantastici, fantastiche eroine che avevano votato la vita in azioni eroiche e leggendarie e…
Elettrica: Beh insomma…stupidi sogni…
Voce della coscienza: Chiudiamo baracca e burattini dolce bambola rossa?
Elettrica: Dammi della feroce guerriera, stupida voce!
Voce della coscienza: Ma come, non dicevi che era ora di chiudere con gli stupidi sogni e…
Elettrica: Dammi anche della teppista scolastica! La bulla…bullissima!
Voce della coscienza: ….
Elettrica si era data un pugno in testa per ZITTIRSI.
Poi, davanti al suo amato specchio confidente di mille paranoie, aveva si era infilata un paio di pantaloni corti corti e una maglietta rossa per fare colore unico coi capelli.
Elettrica ammirandosi avanti e dietro tenendosi su il kilo e mezzo di capelli con una mano aveva approvato il suo fisico da schianto. Bella e sola, sola e bella.
Quindi prese cuffie prese in prestito perenne da qualche parte, con musica elettronica a palla, era uscita al sole meraviglioso di primavera a…
Voce della coscienza: A farti vedere, esibizionista!
…a prendere il sole.
ELETTRICA DISCUTE CON LA VICINA DI CASA
Fortuna voleva che la sua piccola casetta avesse un piccolo giardino quindi si era messa come rare volte precedenti a prendere un pò di sole sulla sua sdraio preferita.
I duri hanno la faccia cadaverica e non prendono il sole!
Sto diventando troppo civettuola, si era detta tirandosi via il reggiseno da sotto la maglietta, meno male che dovevo prepararmi alla guerra.
Voce della coscienza: La vita è una guerra da vincere, cara ragazza
Elettrica aveva ignorato la sua coscienza con un brivido e si era messa ad ascoltare elettronica a tutto volume.
Un filo di vento muoveva le foglie degli alberi e le accarezzava il viso. Fantastico. Fantastica.
Ma, nonostante il relax apparente, l’occhio attento dell’animo femminile della sua corazza da maschiaccio le fa notare che le mangiarsi le unghie non poi così chic e anche le gambe graffiate per le frequenti cadute in bicicletta non sono belle da vedere.
Ma correre in bici è bello si dice facendo un gesto di stizza, tanto non mi guarda nessuno e…
La vicina di casa cammina fuori davanti la strada le fa un cenno di saluto e le parla.
Elettrica se ne accorge…se ne accorge con la mente bombardata, come elettrica danza…elettrica scossa nella mente minata da elettrica musica…
Elettrica si leva le cuffie di scatto non sa se infastidita o super infastidita.
Cosa vuole questa brutta impicciona, pensa.
Scusami, non volevo disturbarti, dice la signora vicina di casa con aria imbarazzata. Non…non c’è…c’è nessun problema, balbetta la rossa guerriera.
Voce della coscienza: Si che c’è un problema, tonta, ti ha rotto le scatole
Elettrica fa un sorriso idiota. Ti fai vedere spesso ultimamente, dice la signora impicciona.
Una volta non ti si vedeva mai. Sei diventata proprio bellissima, bella abbronzata, rossa e prosperosa. Elettrica si mette le mani dietro la testa e si gratta imbarazzata. Prosperosa eh…grazie…
Voce della coscienza: Si, tesoro, non hai il reggiseno sotto ma maglietta e ti ballano le tette…
Beh, almeno stanno su da sole, voce inutile, borbotta ad alta voce la rossa.
La signora la saluta di nuovo con un grande sorriso e se ne va. Non abituata a sorrisi e a complimenti Elettrica cammina all’indietro imbambolata per le attenzioni eccessive (per lei)
Inciampa sul cavo delle cuffie e mette il piede nella spallina del reggiseno cadendo a schienata sulla porta.
Si mette a ridere come una scema, una scema felice.
Beh…beh, non fa niente.
Si sente di nuovo piena di energia, bella come una rosa.
Elettrica fantastica.
Ehi, tu delusa
Attenta che chi troppo abusa
Rischia poi di più
Albert 21/4/2021