Ti parlo
tra chilometri e città
tra impegni e altra gente
tra festetra uscite
e risate finte.
Ti parlo
nelle sere fredde, da soli, dopo cena.
La mattina, appena sveglia, prima del caffè.
E poi in macchina, con quel drink di troppo
che mi intorpidisce il corpo,
ma risveglia le parole.
Ti parlo ancora
mentre guardo il cielo e la nuvola si allontana.
Davanti al mare, sui ciottoli che fanno male.
Guardando un film, quello che piace a te.
E tu non ci sei.
E vedi, il dramma è questo:io ti parlo e tu non sei qua.
Eppure so che anche se lontano, puoi sentirmi.
Ed è proprio per questa mia irrazionale certezza che io continuerò a parlarti.
Poesia originariamente pubblicata sul sito: https://raccontiondivaghi.wordpress.com/2019/10/30/parlarti/